mercoledì 6 agosto 2008

Roma, una città, un serbatoio di bellezze artistiche di M. Soffiatti


Alle mie spalle la bellissima scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna. Qui ogni anno si svolge una suggestiva sfilata di moda dei più importanti stilisti italiani e stranieri. Proprio qui vicino in piazza Mignanelli, c'è il famoso atelier di Valentino, e di fronte via Frattina, dove i negozi di Bulgari, Gucci, ecc. sfavillano di luci e...di prezzi non proprio accessibili alla massa. Ma anch'essi hanno il loro fascino, perchè contribuiscono a fare di Roma un vero serbatoio di arte .
Voglio parlarvi un pò di me. Sono nato a Roma il 6 agosto 1958, nel quartiere Prati, in via Tommaso Campanella e da piccolo mi sono trasferito a Valle Aurelia dove abita ancora mia madre. Dalle finestre della mia casa paterna si vede il Cupolone di S. Pietro, e persino sulle cartoline che ritraggono la Basilica, sullo sfondo è possibile intravedere con chiarezza il palazzo dove ho abitato fino al matrimonio con Lorella Lattavo, nel 1991. Da allora abito in un'altra bellissima zona di Roma, l'Appio Tuscolano, a due passi dallo stupendo Parco della Caffarella.
La mia tecnica pittorica nasce nel mondo della transavanguardia, ispirata alla vita bucolica campestre e paesaggistica, senza disdegnare la realtà con i suoi componenti più o meno tragici .
Alcune mie opere ( Incidenti di percorso) rispecchiano quella che è la vita di oggi, caotica, senza rispetto per gli altri, indifferente, ma che fa parte di un retaggio culturale legato alla mentalità tipica dell'italiano dei film di Sordi e Totò: l'arte di arrangiarsi, magari soffocando gli altri per essere i primi.
Ma i miei lavori non si fermano a questo: l'artigianato del presepe, così come è stato descritto da Lorella Lattavo, mia moglie, giornalista opinionista freelance e critica d'arte, riabilita la figura dell'uomo di oggi, avvicinandolo alla tradizione. Ed io mi rifaccio a questa tradizione, appunto, perchè in essa ognuno di noi ritrova quella parte di sè che aveva perduta.
Tornando a Roma e alla sua impagabile capacità di stupire, qualsiasi turista italiano e straniero, che, in queste calde giornate d'agosto non rinuncia a camminare per strade assolate per ammirare le sue bellezze, può senz'altro confermare che chi viene a Roma non può fare a meno di tornarci: è il mal d'Africa capitolino che colpisce tutti coloro che vedono in questa millenaria città il punto di approdo per un'estasi senza fine.

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